Ancora furti alle SbooK Box: ecco come reagiamo
Non è la prima volta che succede, purtroppo. Già in passato, in un nostro articolo, avevamo parlato di come alcune persone trattino le SbooK Box come se fossero dei bancomat di carta: vanno, aprono, prendono e se ne vanno, senza pensare al significato che c’è dietro.
E ora è successo di nuovo. Una box è stata aperta, i libri al suo interno scelti come se fossero merci su uno scaffale di supermercato: presi quelli che interessavano, lasciato tutto il resto.
Ammettiamolo: fa male. Non tanto per il valore economico – i libri sono donati, quindi non “costano” in senso stretto – ma per il gesto. Perché dietro a ogni box c’è un’idea, un progetto, una comunità che cresce.
Ogni libro che entra in una SbooK Box porta con sé una piccola storia: qualcuno ha deciso di donarlo, di separarsene, di affidarlo a un lettore sconosciuto. È un atto di fiducia, un filo invisibile che lega chi dona e chi riceve. E quando quel gesto viene calpestato, è come se quel filo si spezzasse.
Quello che ci dispiace di più è che possa passare il messaggio che i libri dentro le box siano “oggetti qualsiasi messi a caso in giro”. Non è così. Ogni volume è donato, non abbandonato. Ogni libro ha una casa, un’identità, un valore.
Ed è questo il cuore di SbooK: creare legami veri attorno ai libri, dare nuova vita a ciò che spesso viene dimenticato in uno scaffale, far incontrare persone attraverso la lettura.
Trasformare una ferita in un’opportunità
Non ci arrendiamo, però. Non lo abbiamo fatto la prima volta, non lo faremo adesso. Perché se qualcuno pensa di fermarci con gesti del genere, ha sbagliato bersaglio. Ogni difficoltà diventa per noi una spinta a migliorare.
Da questo episodio, infatti, nasce un’evoluzione: le SbooK Mistery Box.
Libri incartati, completamente coperti, con il nostro timbro e il nostro sticker. Ogni volume diventa riconoscibile e unico, con un’identità chiara: non un libro preso a caso, ma parte di una storia più grande. E soprattutto, la sorpresa. Non più lasciarsi condizionare dal titolo, ma farsi guidare dalla curiosità, dal genere, dalla voglia di scoprire qualcosa di nuovo.
Incartare i libri non significa solo aggiungere un tocco estetico. È anche un modo per rendere le box più uniformi, resistenti e curate. Non una semplice scatola improvvisata, ma un vero e proprio scrigno che custodisce storie.
Ogni volta che qualcuno apre una Mistery Box, saprà di far parte di un progetto che ha un’identità precisa e che merita rispetto. E sì, i libri continueranno a essere donati: se vorrete ridonarli di nuovo, sarà bellissimo. Se invece li terrete con voi, sappiate che fanno parte di una comunità che cresce grazie anche a voi.
Davanti a episodi di vandalismo o furti, la tentazione sarebbe quella di arrabbiarsi, chiudere, rinunciare. Noi abbiamo scelto la strada opposta: aprire ancora di più. Far vedere che non ci lasciamo abbattere, che il progetto vale troppo per essere messo da parte.
SbooK non è solo un’idea: è energia, è passione, è una visione. È la speranza che i libri possano ancora unire, sorprendere, creare legami autentici.
E allora sì, continueremo a mettere passione e creatività in ogni box. Continueremo a scrivere questa storia con chi crede nella condivisione e nel rispetto. Continueremo a costruire, mattone dopo mattone, pagina dopo pagina, un progetto che non ha paura delle difficoltà.
Perché alla fine è questo il punto: SbooK non si ferma. Ogni ostacolo diventa un’occasione per crescere, ogni ferita un motivo in più per andare avanti.
Le SbooK Box non sono bancomat di carta. Sono case di libri, scrigni di storie, porte aperte su nuove avventure. E noi non smetteremo mai di crederci.