Se SbooK fosse un animale, sarebbe un gatto

Se SbooK fosse un animale, sarebbe un gatto
S-cat-box!

Se dovessi immaginare SbooK come un animale, non avrei dubbi: sarebbe un gatto. Non solo per affinità personale o perché sono circondata da gatti (e libri), ma perché gatti e libri hanno qualcosa in comune. Una presenza silenziosa, intensa, eppure estremamente potente. Non si impongono, ti scelgono. Ti accompagnano quando meno te lo aspetti, e se li lasci fare, ti cambiano. Così fa anche SbooK.

SbooK è indipendenza. Curiosità. Intimità.

Non cerca di essere come gli altri, e non è nato per compiacere. È nato perché ne avevo bisogno io, prima di chiunque altro. Come certi gatti che si trovano per strada e improvvisamente diventano di casa, SbooK è entrato nella mia vita come un'intuizione urgente, una piccola fiamma che non poteva spegnersi. L'ho costruito da sola, passo dopo passo, idea dopo idea, codice dopo codice. E in ogni fase, c'era lei. Akuma.

Akuma è la mia gatta. La mia compagna di lettura. La mia presenza fissa, che mi osserva lavorare, leggere, sistemare scatole, impilare libri. C'è sempre stata, mentre scrivevo i primi testi di SbooK, mentre impaginavo il sito, mentre preparavo le prime box. Senza disturbare, ma sempre presente. Come solo i gatti sanno fare.

E forse è anche per questo che dico che SbooK è un gatto. Perché si avvicina piano, non fa rumore, ma ti resta addosso. Perché non ha bisogno di spiegarsi per farsi capire. Perché non chiede attenzione, ma la attira. E soprattutto perché è libero. SbooK vive di vita propria, anche se è nato da me. Come i gatti: decidono di stare con te, ma non sono mai davvero tuoi.

Mi piace pensare che anche i gatti abbiano dei gusti letterari. Akuma, per esempio, ama i libri morbidi, quelli un po' vissuti, con le copertine piegate e la carta ingiallita. Quelli che hanno fatto piangere qualcuno prima di me. Quelli che profumano di cantina, di ricordi, di viaggi. Non sopporta i manuali troppo precisi, quelli con i titoli in stampatello. Preferisce i romanzi un po' sospesi, quelli in cui il protagonista pensa più di quanto agisca. Se potesse scegliere, leggerebbe narrativa giapponese e storie di donne che spariscono.

A volte le leggo qualche riga ad alta voce. Non so se capisce, ma so che ascolta. E forse, in fondo, è questo il cuore di SbooK: creare legami silenziosi, sinceri, liberi. Come fanno i gatti. Come fanno i libri.

In occasione della Giornata Internazionale del Gatto, ho voluto fermarmi un attimo a ringraziare queste creature indipendenti e magiche. Perché ci insegnano a stare bene da soli e insieme, a scegliere e a farci scegliere. Un po' come faccio io, ogni giorno, con SbooK. E ogni volta che chiudo un libro, Akuma è lì. Con lo stesso sguardo di sempre: quello che non giudica, ma capisce.

SbooK non è solo un progetto. È un modo di condividere silenzi, storie e compagnia.

Buona Settimana del Gatto a tutti. E soprattutto… ai veri lettori di casa.